La mia mastoplastica additiva: il giorno dell’intervento.
Decisi di operarmi. Era gennaio 2007 e la sera prima ricordo che ero emozionatissima, avrei voluto gridare al mondo la mia felicità, ma non avevo nessuno con me, nessun sostegno e nessuno che mi potesse accompagnare.
Arrivai la mattina dell’intervento, a digiuno dopo 2 ore di viaggio con il treno, rividi il chirurgo che mi fece i disegni pre-operatori sul seno e poi salii sul lettino per andare in sala operatoria.
Ero molto agitata, ma contenta di levarmi finalmente questo problema di dosso!
Mi risvegliai, avevo dolore, nessuno con me e dopo 3 ore dall’intervento mi dissero che potevo andare a casa, ma io non mi sentivo benissimo e soprattutto avevo sempre dolore e non sapevo come andare a casa.
Mia nonna, l’unica che sapeva, mi aspettava a casa sua ed io però non mi sentivo bene e in grado di affrontare un viaggio…
Volevo dormire lì ma non era una clinica ma un ambulatorio con la sola sala operatoria all’interno e non c’era la possibilità di fermarsi.
Pensai di recarmi quindi in un hotel di fronte allo studio del chirurgo di modo che almeno per la notte potessi starmene tranquilla e non appena mi fossi ripresa, sarei andata a casa.
Con me c’era un infermiere che mi diceva continuamente di non lamentarmi e il chirurgo che dopo l’intervento mi salutò e non vidi fino al giorno della rimozione dei punti.
Una volta a casa i giorni successi all’intervento potevo chiamare il chirurgo ma avevo un po’ di remore perché le domande che volevo porre lui mi sembravano banali e non avevo poi tutta quella confidenza.
Mia nonna mi stava molto vicino e mi aiutò in tutto e per tutto, mi aiutava a vestirmi (le braccia dovevano muoversi il meno possibile) e a lavarmi anche i capelli!
Contavo i giorni per ritornare a studio del chirurgo per potergli parlare e per capire se tutto stesse procedendo bene.
Quella volta venne con me anche mia nonna, e in treno andammo da lui per la rimozione dei punti, nulla di che, il peggio del dolore era passato e lui disse che andava tutto bene.
Lo rividi poi una seconda volta e poi basta, alle volte avevo dubbi, avevo domande da porre ma come dicevo prima, non avevo quella confidenza e quel coraggio per chiamarlo, certo, se penso a me che ora sono un Advisor, avrei voluto avermi vicino!!!!
Alla prossima !